Programma d’azione per la prevenzione dell’AIDS
Programma d’azione per la prevenzione dell’AIDS Decisione 29 marzo 1996, n. 647/96/CE
Programma comunitario adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’ambito delle attività relative alla sanità pubblica (v.), volto alla prevenzione dell’AIDS e delle altre malattie trasmissibili.
Il programma, valido per il periodo 1° gennaio 1996-31 dicembre 2000, si propone di:
— contribuire alla riduzione della diffusione dell’AIDS nell’Unione europea, attraverso la diffusione di informazioni riguardanti le misure di prevenzione;
— sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della malattia, rivolgendo particolare attenzione ai bambini e alle donne incinte a rischio di trasmissione del virus;
— assistere adeguatamente le persone colpite dalla malattia, cercando di evitare la discriminazione sociale nei loro confronti;
— sorvegliare e controllare le malattie trasmissibili, anche attraverso un’adeguata formazione del personale sanitario.
Destinatari dell’aiuto comunitario, la cui dotazione finanziaria è pari a 49,6 milioni di euro (v.), sono le istituzioni e le organizzazioni attive nel campo della lotta all’AIDS, siano esse appartenenti ai paesi membri dell’Unione europea, che dell’Europa centrale ed orientale (v. PECO), incluse Cipro e Malta.
La Commissione è l’istituzione cui è affidato il compito di assicurare l’attuazione del programma, in collaborazione con gli Stati membri e con le organizzazioni destinatarie delle sovvenzioni comunitarie. Essa è assistita da un Comitato composto da due rappresentanti designati da ciascuno Stato membro e presieduto dal rappresentante della Commissione.
Programma comunitario adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’ambito delle attività relative alla sanità pubblica (v.), volto alla prevenzione dell’AIDS e delle altre malattie trasmissibili.
Il programma, valido per il periodo 1° gennaio 1996-31 dicembre 2000, si propone di:
— contribuire alla riduzione della diffusione dell’AIDS nell’Unione europea, attraverso la diffusione di informazioni riguardanti le misure di prevenzione;
— sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della malattia, rivolgendo particolare attenzione ai bambini e alle donne incinte a rischio di trasmissione del virus;
— assistere adeguatamente le persone colpite dalla malattia, cercando di evitare la discriminazione sociale nei loro confronti;
— sorvegliare e controllare le malattie trasmissibili, anche attraverso un’adeguata formazione del personale sanitario.
Destinatari dell’aiuto comunitario, la cui dotazione finanziaria è pari a 49,6 milioni di euro (v.), sono le istituzioni e le organizzazioni attive nel campo della lotta all’AIDS, siano esse appartenenti ai paesi membri dell’Unione europea, che dell’Europa centrale ed orientale (v. PECO), incluse Cipro e Malta.
La Commissione è l’istituzione cui è affidato il compito di assicurare l’attuazione del programma, in collaborazione con gli Stati membri e con le organizzazioni destinatarie delle sovvenzioni comunitarie. Essa è assistita da un Comitato composto da due rappresentanti designati da ciascuno Stato membro e presieduto dal rappresentante della Commissione.